Dislocazione dell’articolazione che avviene in segutio ad un violento stress meccanico. Questo causa una separazione delle rime articolari delle interfalangee delle dita, temporanea o permanente.

 Sintomi

  • Dolore/infiammazione 
  • Impotenza funzionale
  • Instabilità articolare
  • Gonfiore
  • Perdita dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana (AVQ)

Il dolore è localizzato lungo le dita e si può irradiare alla mano.

Cause

  • Traumi diretti
  • Traumi distorsivi

Diagnosi

Viene eseguita dal medico attraverso esami strumentali come RX e attraverso esame obiettivo. (Immagine). 

Nella valutazione ergoterapica vengono tenute in considerazione le difficoltà riportate dal paziente durante l’esecuzione delle attività della vita quotidiana (AVQ). Inoltre vengono eseguiti test specifici e misurazioni della forza e della mobilità articolare.

Trattamento non chirurgico (conservativo)

Il protocollo conservativo prevede il confezionamento di un tutore teromplastico (canaletto) su misura da indossare giorno e notte. Le tempistiche e la tipologia di tutore vengono stabilite dal medico. Terminata la fase di immobilizzazione si passa a svezzamento graduale o completo del tutore.

Nella prima fase di immobilizzazione vengono eseguiti trattamenti antalgici e anti infiammatori non farmacologici, quali:

  • Trattamento anti edema
  • Esercizi di scorrimento tendineo
  • Controllo del tutore
  • Terapie strumentali (ultrasuono terapia, laser terapia, elettrostimolazione Tens)

Nella fase di svezzamento:

  • Allungamento muscolare
  • Esercizi di scorrimento tendineo
  • Recupero della mobilità articolare
  • Massaggio muscolare e dei punti trigger
  • Applicazione di Tape elastico
  • Terapie strumentali (ultrasuono terapia, laser terapia, elettrostimolazione Tens)
  • Paraffinoterapia e termoterapia
  • Addestramento all’ergonomia articolare

In un secondo momento:

  • Rinforzo muscolare
  • Esercizi di propriocezione
  • Esercizi di stabilizzazione
  • Ripresa delle attività della vita quotidiana

Se fosse ancora presente rigidità articolare, si introducono tutori dinamici o statici progressivi (foto).

Trattamento post chirurgico

Qualora non risultasse efficace il trattamento conservativo, oppure il chirurgo dovesse valutare una lesione importante della capsula articolare o dell’apparato legamentoso, la chirurgia prevede:

  • Ricostruzione dei legamenti interessati (esistono differenti tecniche chirurgiche)

I protocolli post operatori in questi casi vengono stabiliti dal chirurgo e personalizzati sul singolo paziente. In generale prevedono:

  • Scorrimento tendineo
  • Trattamento della cicatrice
  • Recupero della mobilità articolare
  • Mobilizzazione del sistema nervoso
  • Rieducazione della sensibilità
  • Recupero della forza
  • Stabilizzazione delle dita
  • Propriocezione
  • Attività funzionali di manipolazione degli oggetti
  • Ripresa dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana
  • Ripresa dell’attività lavorativa