Si tratta di una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni, mediata da meccaniscmi immunologici. All’insorgenza è una malattia di esclusiva pertinenza della membrana sinoviale. Successivamente vengono coinvolte le articolazioni, le ossa, la sinovia, la capsula ed i tendini.

Sintomi

  • Dolore/infiammazione 
  • Rigidità articolare (in particolare mattutina)
  • Deformità ossea
  • Gonfiore
  • Crepitii articolari
  • Perdita di forza
  • Instabilità dinamica
  • Impotenza funzionale
  • Perdita dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana (AVQ)   

Il dolore coninvolge principalmente le articolazioni del polso e le metacarpo falangee delle dita (localizzazioni più frequenti, ma può interessare anche altre strutture)). Può essere presente durante il movimento ed anche a riposo. Il processo infiammatorio può sfociare in una degenerazione ed erosione ossea.

Movimenti quotidiani come strizzare, sollevare pesi, sollevare una padella, aprire una bottiglia, girare una chiave, aprire un barattolo, utilizzare il cellulare o il computer, possono essere molto dolorosi o addirittura impossibili da eseguire.

Cause

  • L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune le cui cause sono genetiche o infettive.

Diagnosi

Viene eseguita dal medico attraverso esami del sangue specifici, esami strumentali come RX o attraverso esame obiettivo con test evocativi. (Immagine. 

Nella valutazione ergoterapica vengono tenute in considerazione le difficoltà riportate dal paziente durante l’esecuzione delle attività della vita quotidiana (AVQ). Inoltre vengono eseguiti test specifici e misurazioni della forza e della mobilità articolare.

Trattamento non chirurgico (conservativo)

Il protocollo conservativo prevede l’utilizzo di tutori diurni su misura, per evitare la progressione delle deformità (in deviazione ulnare o a colpo di vento) e per proteggere le strutture soggette a maggiore usura. Per la notte vengono utilzzati tutori di posizionamento statici per permettere il riposo delle articolazioni. (FOTO)

A questo vengono aggiunti trattamenti antalgici e anti infiammatori non farmacologici, quali:

  • Allungamento muscolare
  • Esercizi di scorrimento tendineo
  • Recupero della mobilità articolare
  • Controllo del tutore
  • Massaggio muscolare e dei punti trigger
  • Applicazione di Tape elastico
  • Terapie strumentali (ultrasuono terapia, laser terapia, elettrostimolazione Tens)
  • Paraffinoterapia e termoterapia
  • Addestramento all’ergonomia articolare

In un secondo momento: 

  • Rinforzo muscolare
  • Esercizi di propriocezione
  • Esercizi di stabilizzazione
  • Ripresa delle attività della vita quotidiana

Molto importante l’addestramento riguardo la postura corretta da adottare durante le attività ed i movimenti scorretti da evitare, secondo i principi dell’Ergonomia.

Trattamento post chirurgico

Qualora non risultasse efficace il trattamento conservativo, oppure il chirurgo dovesse valutare il paziente eligibile fin da subito per l’operazione, la chirurgia prevede:

  • Correzione delle deformità
  • Impianto di artroprotesi
  • Artrodesi (fusione articolare) 
  • Denervazione 

I protocolli post operatori in questi casi vengono stabiliti dal chirurgo e personalizzati sul singolo paziente. In generale prevedono:

  • Scorrimento tendineo
  • Trattamento della cicatrice
  • Recupero della mobilità articolare
  • Mobilizzazione del sistema nervoso
  • Rieducazione della sensibilità
  • Recupero della forza
  • Stabilizzazione del polso
  • Propriocezione
  • Attività funzionali di manipolazione degli oggetti
  • Ripresa dell’autonomia nelle attività della vita quotiana
  • Ripresa dell’attività lavorativa